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Quante volte vi sarà capitato di discutere con amici e conoscenti su quali sono le facoltà più difficili? O magari questa è la domanda che, correttamente, vi state ponendo prima di scegliere la facoltà universitaria. “Tradizionalmente” in Italia si ritiene che le facoltà più difficili siano quelle scientifiche, Ingegneria e Medicina su tutte. E questo per diversi motivi: il tipo di materie trattate, il numero di esami, il rigore degli insegnanti. Le materie umanistiche sono invece considerate un gradino più in basso nella scala della difficoltà.

Ora, quanto sono fondate queste valutazioni? Andando oltre il senso comune, occorre chiarire che la difficoltà di un corso di laurea non è un dato assoluto e oggettivamente quantificabile; la risposta alla domanda “quali sono le facoltà più difficili?” è salomonica: dipende. Come mostreremo brevemente nel seguito di questo articolo, occorre prima di tutto concentrare l’attenzione sulle caratteristiche individuali.

Questione di attitudini

La prima variabile da considerare sono le attitudini personali. Esistono persone con attitudini e inclinazioni diverse. C’è chi è maggiormente portato per le materie scientifiche e chi invece per quelle umanistiche. La difficoltà della facoltà è strettamente correlata alle propensioni della persona, ed è questo il primo aspetto che dovete prendere in considerazione se volete rispondere al vostro dubbio. Non vi dovrebbe essere difficile sapere, alle soglie della maturità, in quale categoria rientrate: potenziali umanisti o potenziali scienziati.

Questione di motivazione

Insieme alle attitudini, però, occorre ponderare bene qual è la vostra motivazione verso un certo corso di studi piuttosto che un altro. Cosa vi interessa studiare di più? Cosa vi appassiona? Non di rado si vedono persone con le caratteristiche attitudinali del “potenziale umanista” interessate a proseguire gli studi in una facoltà scientifica. La motivazione può consistere nel semplice interesse verso alcune materie di studio, oppure può risiedere in un “piano di vita” in cui per il vostro futuro vi immaginate a svolgere una certa professione specifica. Se la vostra motivazione è molto alta, può anche bilanciare la scarsa attitudine verso un’area disciplinare in cui siete più deboli. Se si applica a materie per cui siete portati, tanto meglio.

Se dunque  siete in procinto di scegliere la facoltà universitaria, considerare attentamente le vostre caratteristiche individuali è senza dubbio il primo passo da fare. E in tal senso, un prezioso aiuto potrebbe essere rappresentato da alcuni libri e strumenti di orientamento appositamente sviluppati per aiutarvi a capire le vostre attitudini e motivazioni.

Fonte immagine: pexels.com

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