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Per il proseguimento degli studi dopo la maturità state valutando il corso di Laurea in Psicologia. Per decidere, oltre a informarvi su cosa si studia a Psicologia, conviene che vi chiariate le idee sui principali sbocchi professionali post-lauream. Che abbiate cioè un’idea di cosa fare dopo aver conseguito la laurea in Psicologia. 

1. Psicologo

La professione di psicologo potrebbe essere considerata lo sbocco lavorativo “naturale” di una laurea in Psicologia. Questo professionista lavora su variabili strettamente psicologiche (consapevolezza di sé, autostima, risorse emotive, capacità di relazionarsi con gli altri) e interviene con tecniche diverse in base al tipo di approccio. Può operare sia nella Sanità pubblica, sia in ambito privato, e con diverse specializzazioni. Quella della specializzazione è una strada che va indagata per bene, preparandosi a studi ulteriori dopo la laurea e, nella maggior parte dei casi, a costi di una certa entità. La professione dello Psicologo nel settore pubblico può in alcuni casi evolvere in quella di Dirigente Psicologo, con responsabilità anche gestionali all’interno delle aziende sanitarie, a cui si accede per concorso.

2. Psicoterapeuta

Il lavoro dello psicoterapeuta viene spesso confuso con quello dello psicologo, mentre si tratta di una figura professionale con compiti molto specifici. Lo psicoterapeuta si occupa infatti di alcune gravi patologie, oppure lavora con persone che hanno bisogno di migliorare il proprio stile di vita e il modo di relazionarsi con gli altri. I suoi “strumenti di lavoro” sono il colloquio, il sostegno empatico, la somministrazione di test. Anche in questo caso, il lavoro può essere svolto sia presso strutture pubbliche sia presso strutture private e occorre conseguire una specializzazione presso una scuola di psicoterapia.

3. Criminologo

Figura professionale immortalata in molti  film e serie TV di successo, il criminologo studia l’atto criminoso nella sua complessità: considera gli aspetti psicologici di vittima/colpevole, il contesto, le caratteristiche della società in cui l’atto criminoso ha avuto luogo. Quella in Psicologia è una delle lauree attraverso le quali si può arrivare a esercitare tale professione in ambito forense o investigativo.

4. Ambito dell’istruzione

Sono in pochi a pensarci, ma uno degli sbocchi professionali dopo una laurea in Psicologia potrebbe essere nell’ambito dell’istruzione. In particolare  si può scegliere tra:

  • il dottorato di ricerca in università,
  • il lavoro di insegnante (spesso di sostegno) negli istituti superiori di primo e di secondo grado.

5. Risorse umane

È un altro “grande classico” di una laurea in Psicologia. Il responsabile HR (human resources in inglese) è il professionista che si occupa della gestione del personale in tutti i suoi aspetti: ricerca, selezione, formazione e valutazione. Se vi interessa lavorare in questo ambito, mettete in conto di svolgere un master di specializzazione, magari all’estero.

Un test di accesso da superare

Qualunque sia la vostra scelta riguardo a cosa fare dopo la laurea in Psicologia, come prima cosa bisogna conseguire il titolo. Sappiate che, in moltissimi casi, quello in Psicologia è un corso di laurea a numero chiuso, quindi con un test da superare.

Molti atenei italiani adottano le prove progettate dal Cisia, il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso. Per Psicologia, il Cisia propone il test TOLC-PSI. Altre sedi, infine, organizzano le prove di accesso in autonomia.

Per prepararvi alla prova nel modo migliore, il primo consiglio è di studiare su libri specifici per il test di Psicologia: si tratta di volumi focalizzati sulle materie che poi saranno oggetto della prova. Se l’ateneo di vostro interesse adotta per l’accesso una prova TOLC-PSI, potete prendere in considerazione l’aiuto di un corso online specifico per prepararvi al TOLC-PSI con l’aiuto diretto dei nostri docenti esperti.

Fonte immagine: Pixabay.it

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