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Se nei prossimi mesi vi dovrete confrontare con il concorso SSM, in questo articolo abbiamo pensato di raccogliere per voi informazioni utili su Pediatria. Si tratta di una materia molto importante nella prova d’esame, ma anche di una Scuola di specializzazione che negli ultimi anni ha visto crescere il numero delle borse disponibili tornando a essere una prima scelta ambita tra i candidati al concorso.
Cosa trovi in questo articolo
Studiare Pediatria per il test SSM
Nella prova SSM sono presenti in media 8 domande di pediatria e genetica (discipline per molti aspetti attigue tra loro) ogni anno, circa il 6% dell’intero test.
Gli argomenti su cui non potete non prepararvi, perché regolarmente oggetto di valutazione, sono: l’auxologia (i disturbi di crescita del bambino), la fibrosi cistica, le malattie esantematiche, le vaccinazioni e le cardiopatie congenite. Inoltre non può far male ripassare l’embriologia per capire alcuni disordini di sviluppo. Spendiamo una parola e una raccomandazione su alcuni “classici”.
- Le malattie esantematiche: è importante per voi conoscerle bene, evitando il facile rischio di confonderle una con l’altra.
- Il piano vaccinale: anche in questo caso, occorre che vi aggiorniate bene in base alla normativa vigente al momento dell’esame.
La Scuola di specializzazione in Pediatria
La specializzazione in Pediatria, da alcuni anni a questa parte, vede un ampio numero di borse messe a bando: sono più del 5% delle borse totali. Il numero è aumentato grazie ai fondi del PNRR.
Guardando il numero di prime scelte espresse in favore di Pediatria rispetto ai posti disponibili, possiamo poi dire che si tratta di una specialità abbastanza ambita: questo implica che il punteggio per entrare sia in genere piuttosto elevato. In media sono necessari 96 punti per entrare, pur con tutte le fluttuazioni del caso (si passa da 89,7 punti per entrare a Palermo a 114 punti per entrare a Firenze).
Se siete orientati verso questo tipo di percorso, vi invitiamo a ragionare con attenzione sull’indirizzo specifico delle singole scuole: alcune formano maggiormente in neonatologia, altre in oncoematologia, altre ancora in una delle branche ambulatoriali.
Le opportunità lavorative del Pediatra
Una volta specializzati, avrete la possibilità di lavorare sia nel settore pubblico sia in quello privato. Nel pubblico, potrete lavorare nei reparti di pediatria dei maggiori ospedali, nelle sale parto, nelle terapie intensive neonatali, ma anche nei tanti ambulatori di pediatria delle ASL o come pediatri di libera scelta, l’equivalente de medico di medicina generale per la fascia di età tra 0 e 14 anni.
Nel privato potreste trovare impiego soprattutto come pediatra specialista in una delle branche della pediatria, come gastroenterologia o immunologia pediatrica, principalmente in un ambulatorio.
Al di là dei tanti sbocchi professionali, a chi vuole diventare pediatra occorrono capacità comunicative ed empatiche sia nel rapporto medico-paziente bambino, sia in quello con i genitori. La propensione a prendersi “poco sul serio” ed essere pronti al gioco per instaurare un bel rapporto con i piccoli pazienti è sicuramente un requisito dei pediatri migliori.
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