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Dal 2025 l’accesso ai corsi di Medicina cambierà radicalmente. La riforma appena approvata prevede che il primo semestre sia aperto a tutti gli studenti, senza il consueto test iniziale. Si tratta di un cambiamento significativo che avrà un impatto concreto sul percorso degli aspiranti medici. Ecco tutto quello che devi sapere per affrontare al meglio questa novità.

Cos’è e come funziona il primo semestre filtro?

La riforma elimina il test iniziale nazionale, permettendo a chiunque voglia iscriversi di immatricolarsi liberamente al primo semestre di Medicina, Odontoiatria o Veterinaria.

Le materie definitive che caratterizzeranno il primo semestre saranno stabilite con precisione nei decreti del Ministero, la cui pubblicazione è prevista prossimamente, ma si sa già che saranno individuate “nelle aree di scienze biologiche, chimiche e fisiche“.

Attenzione però: pur prevedendo l’iscrizione libera, il nuovo sistema non garantisce automaticamente il proseguimento negli studi in Medicina. Per accedere alla graduatoria nazionale e poter proseguire gli studi a Medicina, sarà necessario superare tutti gli esami e accumulare i CFU previsti.

Come prepararsi al primo semestre filtro a Medicina

Nonostante l’iscrizione libera, il percorso universitario resterà competitivo e impegnativo e la frequenza del semestre andrà affrontata con il giusto focus, cosa non facile, soprattutto se vieni dalla scuola superiore. Ecco alcuni consigli pratici per affrontare al meglio questa fase.

  • Pianifica fin dall’inizio lo studio, assegnando il giusto tempo a ogni materia per evitare di accumulare arretrati: per avere la possibilità di entrare in graduatoria sarà importante riuscire a sostenere con profitto tutti gli esami.
  • Cerca di adottare un metodo di studio adatto al nuovo contesto universitario, che richiede maggiore autonomia e organizzazione rispetto alla scuola superiore.
  • Approfitta delle risorse extra-scolastiche a tua disposizione, come i corsi preparatori offerti da Alpha Test. Durante i corsi, i docenti Alpha Test ti aiuteranno non solo a studiare con minor sforzo le materie scientifiche previste dal programma universitario, ma anche a sviluppare un metodo di studio efficace e ad affrontare con più sicurezza gli esami del primo semestre. Inoltre un tutor dedicato ti supporterà negli aspetti burocratici della selezione e ti sosterrà nei momenti di difficoltà.

Come funziona la graduatoria nazionale

Al termine del primo semestre, verrà stilata una graduatoria nazionale basata sui CFU acquisiti e sui voti ottenuti negli esami. Solo gli studenti con i punteggi più elevati potranno accedere al secondo semestre e continuare ufficialmente il corso di laurea in Medicina. I dettagli sul funzionamento della graduatoria saranno pubblicati all’interno dei decreti del MUR.

Cosa succede se non si entra in graduatoria?

Se avrai superato gli esami del primo semestre filtro senza però raggiungere una posizione utile in graduatoria, non perderai comunque il tuo impegno. Potrai infatti utilizzare i CFU acquisiti per iscriverti a un altro corso affine che avrai indicato preventivamente come seconda scelta, come ad esempio Farmacia, Biologia o Scienze Motorie.

Pro e contro della nuova modalità di iscrizione

Le nuove modalità di svolgimento del primo semestre di Medicina presentano aspetti interessanti, ma anche criticità importanti. Tra i vantaggi principali c’è sicuramente una maggiore inclusività: almeno all’inizio, tutti avranno la possibilità di iniziare il percorso e dimostrare direttamente sul campo le proprie capacità, con una valutazione basata su esami veri e propri invece che su un test iniziale. Inoltre, questo nuovo sistema potrebbe incentivare un impegno più serio e consapevole fin dai primi mesi di studio.

D’altra parte, però, il primo semestre aperto comporterà probabilmente una competizione ancora più elevata tra studenti, poiché la selezione avverrà su tutti i primi corsi universitari e non più su un singolo test iniziale. Con l’apertura a tutti si dovrà poi fare i conti con il sovraffollamento delle aule e con la grande difficoltà dei docenti di seguire da vicino gli studenti: a proposito di questo si parla da più parti di ricorso alla didattica online, con un probabile scadimento della qualità della didattica.

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