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Sono due professioni molto diverse tra loro. Eppure i giovani che si sono da poco diplomati, o che stanno per farlo, sono spesso indecisi su quale delle due strade prendere: commercialista o consulente del lavoro? Le differenze tra queste figure professionali sono spiegate qui di seguito e vi permetteranno di scegliere tra commercialista e consulente del lavoro.

Cosa fanno il commercialista e il consulente del lavoro

  • Cosa fa il commercialista può essere spiegato in questo modo: è un professionista competente in materie finanziarie, economiche, commerciali, di ragioneria e tributarie. I principali ambiti in cui lavora sono in larga parte la consulenza fiscale, la revisione contabile, la fiscalità internazionale.
  • Invece, per conto delle imprese, si occupa dell’amministrazione del personale subordinato e parasubordinato: ecco spiegato, in estrema sintesi, cosa fa il consulente del lavoro (considerate che le sue attività sono molto più ampie).

Già da queste due brevi descrizioni potete farvi un’idea delle differenze tra commercialista e consulente del lavoro.

La formazione

Se il tipo di lavoro svolto è diverso, abbastanza simili sono gli iter per esercitare ciascuna di queste due professioni.

  • Per diventare commercialista bisogna conseguire una laurea magistrale in Economia, svolgere il tirocinio, superare l’esame di Stato e iscriversi nell’apposita sezione dell’Albo dei commercialisti.
  • Diverso il percorso richiesto a chi vuole diventare consulente del lavoro: deve conseguire una laurea triennale o una laurea magistrale scegliendo tra Giurisprudenza, Economia e Scienze politiche, svolgere il tirocinio, superare l’esame di Stato e iscriversi all’Albo dei consulenti del lavoro.

Le possibilità di impiego

  • Un commercialista può lavorare come libero professionista, come dipendente di aziende (sia pubbliche che provate) e di associazioni di categoria, oppure all’interno di studi di commercialisti.
  • Il consulente del lavoro può lavorare come libero professionista, all’interno di studi professionali, oppure come dipendente di aziende private.

Un test di ingresso da superare

Qualunque sia la vostra scelta, molto spesso per iniziare occorre superare un test di ammissione universitario. Infatti Economia, Giurisprudenza e Scienze politiche sono, in molti atenei, corsi di laurea a numero chiuso. A seconda di quale sia la vostra scelta, il consiglio è di studiare su libri specifici di preparazione ai test di accesso:

Un aiuto per scegliere

Quindi, meglio commercialista o consulente del lavoro? In realtà sono due professioni talmente diverse che non si può dire quale delle due sia migliore dell’altra. Il consiglio comunque è di optare per la professione che più si avvicina alle vostre aspirazioni e alle vostre attitudini.

Fonte immagine: Flickr.com/photos/medithit

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