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Se stai pensando di iscriverti al corso di laurea in Farmacia, una delle prime sfide da affrontare è il test di ingresso. In questo articolo analizzeremo tutti i numeri chiave relativi all’accesso a Farmacia: quanti posti sono disponibili, quanti candidati provano il test, quanto è difficile superarlo e come prepararsi al meglio. Inoltre, vedremo anche alcune statistiche sul percorso accademico e sull’inserimento nel mondo del lavoro per aiutarti a prendere una decisione informata.
Cosa trovi in questo articolo
Il test di ingresso a Farmacia: numeri e difficoltà
Quanti posti disponibili ci sono ogni anno?
Il corso di laurea in Farmacia è a numero programmato a livello locale. Questo significa che ogni ateneo stabilisce un limite massimo di studenti ammessi ogni anno. Per darti un’idea, riportiamo qui il numero di posti disponibili per l’anno accademico 2024/2025 in alcuni atenei italiani:
- Università degli Studi di Milano: 300 posti
- Università degli Studi di Bari Aldo Moro: 220 posti (Bari) + 72 posti (Taranto)
- Università degli Studi di Salerno: 200 posti
- Università degli Studi di Parma: 179 posti
- Università degli Studi di Pavia: 274 posti
- Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”: 100 posti
- Università degli Studi di Siena: 95 posti
Questi numeri possono variare ogni anno. Per conoscere con precisione il numero di posti disponibili in ogni ateneo, devi consultare il bando ufficiale pubblicato annualmente sul sito dell’università.
Quanti studenti provano il test ogni anno?
Il numero di candidati che tentano il test di ingresso a Farmacia varia tra le diverse università. Anche se i dati complessivi per il 2024/2025 non sono sempre resi pubblici, la stima di alcuni siti di settore è che il rapporto tra candidati e posti disponibili sia in media di 2:1 o 3:1 nei principali atenei. Questo significa che per ogni posto disponibile ci sono circa 2 o 3 candidati in competizione.
Quando si riflette su questo tema, è poi bene tenere presente che nei test di ingresso a numero programmato, la selezione può variare molto a seconda dell’università: atenei più richiesti possono avere un numero di candidati molto superiore rispetto ai posti disponibili e risultare quindi più selettivi di altri.
Per ottenere dati precisi sui candidati, ti consigliamo di consultare i siti web delle università o di contattare direttamente le segreterie studenti.
Quanto è difficile il test di Farmacia?
Naturalmente la difficoltà dipende dal livello di preparazione individuale, oltre che dal rapporto tra numero di candidati e numero di posti disponibili. In generale, possiamo dire che il test di ammissione a Farmacia valuta principalmente le conoscenze di base delle materie scientifiche, con particolare enfasi su biologia e chimica. Una buona preparazione in queste materie consente quindi di affrontarlo con minore difficoltà.
Andando a vedere più in dettaglio, molte università utilizzano il TOLC-F (Test OnLine CISIA per Farmacia), che è composto da:
- Biologia: 15 domande (in 20 minuti)
- Chimica: 15 domande (in 20 minuti)
- Matematica: 7 domande (in 12 minuti)
- Fisica: 7 domande (in 12 minuti)
- Logica: 6 domande (in 8 minuti)
- Inglese (non valutato ai fini della selezione): 30 domande (in 15 minuti)
Il punteggio è calcolato come segue:
- +1 punto per ogni risposta corretta
- -0,25 punti per ogni risposta errata
- 0 punti per ogni risposta non data
Per prepararti a questa prova selettiva, oltre a studiare su libri specifici per il TOLC di Farmacia, puoi prendere in considerazione di frequentare uno dei nostri corsi online per il TOLC-F.
Dopo il test: cosa aspettarsi dal corso di laurea in Farmacia
Tasso di abbandono: quanti studenti lasciano Farmacia?
Secondo i dati AlmaLaurea, il tasso di abbandono nei primi due anni del corso di Farmacia è tra il 20% e il 30%, a seconda dell’università. Per interpretare correttamente questo dato elevato occorre tenere presente il fatto che non sono pochi gli studenti che optano per iscriversi a corsi come Farmacia con l’intenzione di riprovare successivamente il test di ammissione a Medicina.
Quanto tempo impiega in media uno studente a laurearsi?
Anche se il percorso di studi prevede 5 anni, i dati AlmaLaurea mostrano che il tempo medio per conseguire la laurea è di circa 6-7 anni, anche a causa della difficoltà di alcuni esami come, ad esempio:
- chimica organica, che richiede una comprensione approfondita delle strutture molecolari e delle reazioni chimiche;
- biochimica, che si focalizza sui processi chimici all’interno degli organismi viventi, richiedendo una solida base sia in chimica che in biologia;
- anatomia umana, che comporta lo studio dettagliato della struttura del corpo umano, spesso considerato impegnativo per la mole di informazioni da assimilare;
- farmacologia, che analizza l’interazione tra farmaci e organismi, richiedendo la memorizzazione di numerose informazioni e la comprensione dei meccanismi d’azione dei farmaci.
Quanti laureati in Farmacia trovano lavoro subito?
Secondo il report AlmaLaurea, il tasso di occupazione a 1 anno dalla laurea per i laureati in Farmacia è di circa 85%, mentre a 5 anni dalla laurea supera il 95%. Questo indica che la maggior parte dei laureati riesce a trovare impiego rapidamente, grazie alla domanda costante nel settore farmaceutico.
Quali sono gli sbocchi professionali più richiesti?
Il settore farmaceutico offre una varietà di opportunità professionali per i laureati in Farmacia. Ecco gli sbocchi più comuni.
Farmacia territoriale. La maggior parte dei laureati trova impiego nelle farmacie private o comunali. Secondo AlmaLaurea, nel 2023 l’84,7% dei laureati in Farmacia era occupato a un anno dal conseguimento del titolo, con una retribuzione media netta mensile di 1.399 euro. Dopo cinque anni, il tasso di occupazione supera il 90%, con un salario medio di 1.639 euro al mese.
Industria farmaceutica. Un’altra significativa percentuale di laureati si orienta verso l’industria farmaceutica, dove si occupa di ricerca, sviluppo e produzione di farmaci. Questi ruoli spesso offrono retribuzioni più elevate rispetto alla farmacia territoriale, con stipendi che possono variare tra 30.000 e 50.000 euro lordi annui. Con l’esperienza, si possono superare anche i 60.000 euro lordi all’anno.
Farmacia ospedaliera. I farmacisti ospedalieri lavorano all’interno di strutture sanitarie, dove gestiscono la distribuzione dei farmaci e collaborano con il personale medico per garantire terapie sicure ed efficaci. Questo ruolo richiede spesso ulteriori specializzazioni post-laurea.
Ricerca scientifica. Alcuni laureati scelgono la carriera nella ricerca, sia in ambito accademico che industriale, contribuendo allo sviluppo di nuovi farmaci e terapie innovative. Anche questi ruoli possono richiedere ulteriori qualifiche, come dottorati di ricerca.
Informatore scientifico del farmaco. Questa figura professionale si occupa di promuovere e divulgare informazioni sui farmaci presso medici e strutture sanitarie. Lo stipendio medio per un informatore scientifico varia in base all’azienda e all’esperienza, ma generalmente si colloca tra 26.000 e 40.000 euro lordi annui.
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