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Hai forse sentito parlare recentemente di un nuovo tipo di lauree, dette “lauree professionalizzanti“. In alcune università è possibile frequentare questi corsi di studio. Ma che cosa hanno di speciale, queste lauree? Quali sono le loro caratteristiche particolari? Scopriamolo assieme.
Cosa trovi in questo articolo
Cosa sono le lauree professionalizzanti?
Quando parliamo di lauree professionalizzanti ci riferiamo a corsi che hanno alcuni tratti comuni:
- prevedono due anni di studio tradizionale e l’ultimo anno “sul campo” presso studi professionali o aziende;
- hanno l’obiettivo di formare i professionisti che saranno necessari alle nuove esigenze dell’industria 4.0, o a settori come l’edilizia, la gestione del territorio e l’agroalimentare;
- nascono in stretta correlazione con il mondo del lavoro e gli ordini professionali.
Quali sono le nuove lauree professionalizzanti?
Il MUR ha autorizzato l’istituzione di 49 corsi di laurea professionalizzante. Questi corsi fanno riferimento a tre grandi categorie:
- LP-01 per le Professioni Tecniche volte all’edilizia e al territorio;
- LP-02 per le Professioni Tecniche agrarie, alimentari e forestali;
- LP-03, per le Professioni Tecniche industriali e dell’informazione.
Grazie alle convenzioni obbligatorie con gli Ordini, il titolo ottenuto con le lauree professionalizzanti sarà anche abilitante per svolgere la relativa professione, senza dover più sostenere l’Esame di Stato. L’Unione Europea prevede infatti che chiunque voglia esercitare una professione tecnica debba prima ottenere un diploma di laurea. Le lauree professionalizzanti consentono l’iscrizione agli albi:
- dei Geometri (classe LP-01);
- degli Agrotecnici e dei Periti agrari (LP-02);
- Periti industriali (LP-03).
Che differenze ci sono tra lauree professionalizzanti e ITS?
Se ti interessano percorsi di studio tecnici e capaci di introdurti subito nel mondo del lavoro, è possibile che tu abbia sentito parlare anche di un altro tipo di formazione post-diploma, ovvero degli Istituti Tecnici Superiori: percorsi formativi tecnici e tecnologici di eccellenza, pratici e strettamente connessi al mondo del lavoro.
A questo punto ti starai chiedendo dove stia la differenza. Proviamo a vederla insieme.
Gli Istituti Tecnici Superiori sono corsi pratici, di specializzazione tecnologica, interessanti soprattutto per chi ha già conseguito un diploma superiore in ambito tecnico-professionale. Sono organizzati in 4 semestri (in pochi casi 6) e si svolgono per il 30% del monte ore lavorando in azienda, con un contratto di apprendistato. Al termine del corso si ottiene il Diploma di Tecnico Superiore, titolo che ha permesso finora di trovare occupazione nel sistema economico e produttivo del territorio in tempi brevi. Gli ITS riguardano in tutto sei settori: efficienza energetica; mobilità sostenibile; nuove tecnologie per il Made in Italy, dell’informazione e della comunicazione, per i beni e le attività culturali e il turismo.
Un elenco completo degli ITS, regione per regione, è disponibile su www.sistemaits.it.
Le lauree professionalizzanti
Le lauree professionalizzanti sono invece corsi di laurea veri e propri, che danno il titolo di dottore. Durano 3 anni (come le lauree di primo livello), ma non consentono di accedere direttamente ai corsi di laurea magistrale; nel caso si volesse proseguire, bisognerà prima svolgere degli esami integrativi. Come abbiamo visto, infatti, queste lauree hanno l’obiettivo di formare figure subito inquadrabili nelle realtà aziendali, con un’elevata competenza operativa e le capacità necessarie per affrontare attività progettuali di media/alta complessità. Per questo, l’intero percorso di studio (180 crediti formativi in tutto, 60 per anno) adotta metodi formativi orientati al “learning by doing” e “learning by thinking”, mentre l’ultimo anno èriservato al tirocinio in azienda e a un project work.
Questo titolo consente quindi di trovare occupazione come super-periti industriali o chimici, geometri, esperti di agraria e agrotecnica oppure come super-guide turistiche oppure esperti di cantieri e scavi archeologici. Vai a verificare i corsi attivati dalle singole università per saperne di più!
Fonte immagine: Pixabay.com/it
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