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criminologo cosa fa

Film e serie tv hanno arricchito di fascino questa professione che sta diventando il sogno di tanti neo-diplomati. Ma prima di intraprendere questo percorso bisogna avere le idee chiare: di preciso, cosa fa il criminologo? E in quali ambiti può lavorare?

Cosa fa il criminologo

La criminologia è la disciplina che studia la criminalità e la devianza in autori e vittime di atti criminali. Il criminologo, quindi:

  • formula diagnosi per ricostruire i fattori e le condizioni che hanno portato a un atto criminoso;
  • valuta la maggiore o minore pericolosità sociale di chi ha commesso un delitto o potrebbe compierlo;
  • definisce interventi di rieducazione e di assistenza psicologica per permettere al detenuto di reinserirsi nel tessuto sociale.

In quali ambiti lavora un criminologo

La figura del criminologo è utile e richiesta in vari ambiti. Nella maggior parte dei casi un criminologo lavora:

  • nelle istituzioni carcerarie, come parte della squadra che si occupa dell’osservazione e del trattamento dei detenuti;
  • presso il Tribunale di sorveglianza o presso il Tribunale per i minorenni, come giudice onorario;
  • in procedimenti penali in cui è fondamentale valutare l’imputabilità o la capacità di testimoniare della vittima del reato (in questo caso, il criminologo lavora come perito nominato dal giudice o da una delle parti);
  • presso gli enti locali, come consulente per la gestione della sicurezza urbana;
  • in progetti finalizzati alla prevenzione della criminalità, al supporto alle vittime di violenza, alla sicurezza del cittadino.

Come diventare criminologo

Il criminologo svolge i suoi compiti presso strutture pubbliche come comuni, province e regioni. In Italia, la figura del criminologo non è ancora precisamente regolamentata, così come non esiste un albo professionale dedicato. In ogni caso, il primo passaggio per diventare criminologi resta la laurea: Psicologia, Medicina, Sociologia e Giurisprudenza sono le principali. Oppure c’è chi decide di formarsi nelle Forze dell’Ordine. Poi ciascuno può decidere di continuare a studiare iscrivendosi a un corso di specializzazione post-lauream o un master. Ma fate attenzione a scegliere corsi riconosciuti (diffidate dei corsi non statali o che non hanno riconoscimento giuridico).

 

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Fonte immagine: Pixabay.com/it

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