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lauree professionalizzanti quali sono

Avrete forse sentito parlare recentemente di un nuovo tipo di lauree, dette “lauree professionalizzanti“. Dall’anno accademico 2018/2019 in alcune università è possibile frequentare questi nuovi corsi di studio. Ma che cosa hanno di speciale, queste lauree; quali sono le loro caratteristiche particolari? Scopriamolo assieme.

Cosa sono le lauree professionalizzanti?

Quando parliamo di lauree professionalizzanti ci riferiamo a corsi che hanno alcuni tratti comuni:

  • prevedono due anni di studio tradizionale e l’ultimo anno “sul campo” presso studi professionali o aziende;
  • hanno l’obiettivo di formare i professionisti che saranno necessari alle nuove esigenze dell’industria 4.0, o a settori come l’edilizia, la gestione del territorio e l’agroalimentare;
  • nascono in stretta correlazione con il mondo del lavoro e gli ordini professionali.

Grazie alle convenzioni obbligatorie con gli Ordini, il titolo ottenuto con le lauree professionalizzanti sarà anche abilitante per svolgere la relativa professione, senza dover più sostenere l’Esame di Stato. L’Unione Europea ha difatti previsto che, entro il 2020, chiunque vorrà esercitare una professione tecnica dovrà prima ottenere un diploma di laurea.

Quali sono le nuove lauree professionalizzanti?

Il MIUR ha per ora autorizzato l’istituzione di 15 corsi di laurea professionalizzante in altrettante università. Ecco quali sono.

Area Ingegneria

  • Ingegneria Meccatronica presso l’Università di Bologna e l’Università di Napoli Federico II°
  • Ingegneria per l’industria intelligente presso l’Università di Modena
  • Ingegnerie delle tecnologie industriali ad orientamento professionale presso l’Università del Salento
  • Ingegneria del Legno presso l’Università di Bolzano

Area Edilizia e Territorio

  • Gestione del territorio presso l’Università di Napoli Vanvitelli
  • Gestione del territorio presso il Politecnico di Bari
  • Trasformazioni avanzate per il settore legno, arredo ed edilizia dell’Università di Firenze
  • Tecniche e gestione dell’edilizia e del territorio presso l’Università di Padova
  • Tecnico della costruzione e gestione del territorio presso l’Università Politecnica delle Marche
  • Tecniche dell’edilizia e dell’ambiente presso l’Università di Udine
  • Agribusiness presso l’Università di Siena

Area Energia e Trasporti

  1. Energie, ingegneria dell’Informazione e modelli matematici presso l’Università di Palermo
  2. Gestione energetica e sicurezza presso l’Università di Sassari
  3. Conduzione del mezzo navale presso l’Università di Napoli Parthenope
infografica lauree professionalizzanti sole 24 ore

Da “Al via le prime 15 lauree orientate al lavoro”, Scuola 24, 3 febbraio 2018

Che differenze ci sono tra lauree professionalizzanti e ITS?

Se siete interessati a percorsi di studio tecnici e capaci di introdurvi subito nel mondo del lavoro, è possibile che abbiate sentito parlare anche di un altro tipo di formazione post-diploma, ovvero degli Istituti Tecnici Superiori: percorsi formativi tecnici e tecnologici di eccellenza, pratici e strettamente connessi al mondo del lavoro.

A questo punto vi starete chiedendo dove stia la differenza… Proviamo a vederla insieme.

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS)

Gli Istituti Tecnici Superiori sono corsi pratici, di specializzazione tecnologica, interessanti soprattutto per chi ha già conseguito un diploma superiore in ambito tecnico-professionale. Sono organizzati in 4 semestri (in pochi casi 6) e si svolgono per il 30% del monte ore lavorando in azienda, con un contratto di apprendistato. Al termine del corso si ottiene il Diploma di Tecnico Superiore, titolo che ha permesso finora di trovare occupazione nel sistema economico e produttivo del territorio in tempi brevi. I 29 ITS attivati riguardano in tutto sei settori (efficienza energetica; mobilità sostenibile; nuove tecnologie per il Made in Italy, dell’informazione e della comunicazione, per i beni e le attività culturali e il turismo).
 Un elenco completo degli ITS, regione per regione, è disponibile su www.sistemaits.it.

Le lauree professionalizzanti

Le lauree professionalizzanti sono invece corsi di laurea veri e propri, che danno il titolo di dottore. Durano 3 anni (come le lauree di primo livello), ma non consentono di accedere direttamente ai corsi di laurea magistrale (nel caso si volesse proseguire, bisognerà prima svolgere degli esami integrativi). Come abbiamo visto, infatti, queste lauree hanno l’obiettivo di formare figure subito inquadrabili nelle realtà aziendali, con un’elevata competenza operativa e le capacità necessarie per affrontare attività progettuali di media/alta complessità. Per questo, l’intero percorso di studio (180 crediti formativi in tutto, 60 per anno) adotterà metodi formativi orientati al “learning by doing” e “learning by thinking”, mentre l’ultimo anno sarà riservato al tirocinio in azienda e a un project work.

Questo titolo vi consente quindi di trovare occupazione come super-periti industriali o chimici, geometri, esperti di agraria e agrotecnica oppure come super-guide turistiche oppure esperti di cantieri e scavi archeologici. Andate a verificare i corsi attivati dalle singole università per saperne di più!

Fonte immagine: Pixabay.com/it

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