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La formazione complementare può essere considerata come la “specializzazione” per un OSS. Infatti un operatore socio sanitario con formazione complementare può collaborare con infermiere e ostetrica e svolgere alcune attività assistenziali. I moduli di formazione complementare per l’assistente socio sanitario vengono organizzati dalle Regioni e dalle Province autonome le quali accreditano le Aziende Sanitarie, le aziende ospedaliere, e le istituzioni pubbliche e private. Solitamente a tali moduli può accedere soltanto chi è già in possesso di una qualifica da OSS.

Le funzioni aggiuntive dopo la specializzazione

Una volta in possesso della qualifica di operatore socio sanitario con formazione complementare, l’OSS è in grado di svolgere alcune funzioni aggiuntive come:

  • somministrare per via naturale la terapia prescritta;
  • eseguire la terapia intramuscolare e sottocutanea;
  • eseguire i bagni terapeutici, medicamenti, impacchi, frizioni e bendaggi;
  • rilevare e annotare la FC, FR, la temperatura;
  • praticare i clisteri;
  • mobilizzare i pazienti per la prevenzione delle lesioni da pressione;
  • riordinare, pulire, disinfettare e sterilizzare apparecchiature, attrezzature sanitarie, dispositivi medici;
  • raccogliere escrezioni e secrezioni a scopo diagnostico;
  • somministrare i pasti e le diete,
  • preparare la salma;
  • eseguire pedicure;
  • sorvegliare le fleboclisi;
  • eseguire le tricotomie.

Come si diventa OSS con formazione complementare

L’iscrizione ai corsi per diventare OSS con formazione complementare è regolata da un test di accesso, volto a verificare che il candidato abbia tutte le competenze richieste a un operatore socio sanitario. E per prepararsi nel modo migliore a tale prova si può studiare su libri per operatore socio sanitario con formazione complementare.

 

Fonte immagine: Pixabay.com/it

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