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consulente finanziario o commercialista

Consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede o commercialista? Sono in molti a desiderare di esercitare una di queste due professioni. Ma quali sono le differenze principali, cosa è bene tenere presente per fare la scelta giusta? Come vedremo rapidamente in questo articolo, le due professioni differiscono sia nelle attività sia nel percorso di formazione.

Consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede

Cosa fa il consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede è presto detto: si tratta dell’unica figura professionale che può fare promozione di strumenti finanziari e raccogliere sottoscrizioni di attività e servizi di investimento al di fuori della sede di chi offre tali servizi e strumenti finanziari. Svolge attività molto varie, dal monitorare l’andamento di mercato mobiliare, tassi di interesse e prodotti di investimento, alla stipula contratti di investimento per conto di banche o società di intermediazione finanziaria. Per essere precisi, questa figura professionale coincide con quella che, fino al 2016, era definita con il nome “promotore finanziario”. Non ci sono quindi differenze promotore finanziario e consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede.

Per diventare consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede non è necessario essere laureati e i requisiti richiesti sono tre:

  1. requisiti di onorabilità;
  2. titolo di studio non inferiore al diploma quinquennale di scuola media superiore;
  3. superare l’esame di Stato.

Le materie dell’esame di Stato sono molto varie e ampie. Per prepararsi a tale prova si può studiare su appositi libri per il test di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede.

Commercialista

Il commercialista è un professionista esperto di materie finanziarie, economiche, commerciali, di ragioneria e tributarie. Gli ambiti in cui può esercitare la sua professione sono molto ampi: a titolo di esempio, si possono citare consulenza fiscale, revisione contabile, diritto societario, diritto tributario, consulenza tecnica nei tribunali. Per esercitare la professione di commercialista bisogna essere laureati in Economia e iscriversi al relativo Albo. L’iscrizione all’Albo è vincolata alla presenza di questi tre requisiti:

  1. laurea triennale o specialistica in Economia;
  2. praticantato di almeno diciotto mesi;
  3. superamento dell’esame di Stato.

In molti atenei italiani quello in Economia è un corso di laurea a numero chiuso, quindi con un test di accesso da superare (al riguardo conviene informarsi presso l’ateneo scelto). Gli aspiranti commercialisti possono quindi iniziare la loro carriera studiando su libri per il test di Economia, che daranno la giusta preparazione per affrontare la prova.

Fonte immagine: pixabay.com/it

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