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Se stai leggendo questo articolo, con ogni probabilità nel tuo futuro prossimo c’è il test del concorso SSM e, altrettanto probabilmente, ti starai chiedendo come arrivare a questo appuntamento con la giusta preparazione. Vediamo qui come prepararsi al test SSM in cinque mosse fondamentali per impostare al meglio lo studio e di massimizzare gli sforzi. Questi suggerimenti sono validi sia nel caso in cui tu abbia pochi mesi a disposizione, sia che il tuo obiettivo sia più in là nel tempo.

Per la prova di accesso alle Scuole di Specializzazione Medica, che verte apparentemente su tutto lo scibile medico acquisito nei sei anni di Medicina, è decisivo avere un metodo di studio focalizzato. Ecco quindi il primo consiglio.

1. No agli automatismi

Lo studio è tanto più efficace quanto più è consapevole e attivo. Questa regola, universale e sempre valida, è ancora più stringente nel caso del concorso SSM, da preparare in un periodo in cui si è inevitabilmente alle prese con tanti altri impegni, dagli ultimi esami del corso, alla stesura della tesi, alla conclusione del tirocinio. Affidarsi ad automatismi e meccanismi ripetitivi può sembrare la strada più semplice, ma rischia di essere controproducente: per questo esame è quanto mai importante che tu sia la tua prima guida e abbia uno sguardo lucido sul lavoro che stai svolgendo e sul punto in cui ti trovi.

2.  Imposta correttamente il tuo piano di lavoro

Hai già fatto un vostro programma di studio per distribuire nel tempo che hai a disposizione tutti gli argomenti d’esame. A questo proposito, devi sapere che, negli ultimi anni in cui il concorso ha assunto la forma attuale, oltre il 50% delle domande del test verteva su 8 materie (e, all’interno di ogni materia, alcuni argomenti si ripetono con costanza): cardiologia, pneumologia, chirurgia, ginecologia, pediatria, neurologia, ortopedia ed ematologia. Tienile presenti, ed eventualmente rivedi il tuo programma, perché sarebbe un peccato distribuire le ore di studio allocando meno energie del dovuto su queste discipline.

Proprio perché molti argomenti trattati al test SSM si ripetono negli anni, non serve sapere tutto di ogni materia: il punto è filtrare le informazioni e concentrarsi sul risultato.

3. Fuori dalla comfort zone!

Quando studi una materia, non affrontare gli stessi argomenti sempre nello stesso ordine: tutti noi siamo portati a trovare conforto nelle parti di programma che conosciamo meglio e non amiamo confrontarci con gli argomenti più ostici perché questo ci rende insicuri e ansiosi. Così facendo, rischiamo di tralasciare involontariamente proprio i temi su cui dovremmo lavorare più intensamente, trovandoci poi nei guai il giorno dell’esame. Per esempio, stai studiando cardiologia? Prima di dedicarti per l’ennesima volta all’infarto, comincia dalle valvole cardiache o dallo scompenso che stanno sempre in coda alla lista.

Quindi: cambia spesso l’ordine degli argomenti, magari ripetendo con qualcuno, rivedi le domande che hai sbagliato e insisti proprio su quegli argomenti.

4.  Esercizi e teoria devono andare di pari passo

Si dice: «Prima la teoria, poi la pratica», ma non nel caso del test SSM. Qui il segreto è piuttosto abbinare costantemente lo studio delle parti teoriche alle esercitazioni.

Dedicare fin da subito all’esercizio un giorno alla settimana è necessario per rinforzare la preparazione teorica, ma il lavoro che fa davvero la differenza è rivedere le domande che hai sbagliato («uscire dalla comfort zone», appunto). Questo ti aiuta a metabolizzare le informazioni e a fissarle nella memoria in modo corretto.

Esercitarti anche quando ti senti indietro con la teoria è un investimento che alla fine pagherà: se i risultati non sono come te li aspetti, è il momento di insistere senza abbatterti.

5.  Le domande SSM: se le conosci non ti uccidono

Nelle selezioni per le specializzazioni mediche, gli esperti del Ministero tendono a porre le domande sempre in modo simile, inserendo distrattori che puoi imparare a riconoscere ed escludere. Per questo, vista le peculiarità dei quesiti SSM, può essere un errore esercitarsi esclusivamente su appunti e materiali usati negli anni di Medicina: a questi conviene affiancare esercitazioni su domande tratte dai concorsi precedenti o sviluppate da altri studenti che, negli anni precedenti, si sono preparati per il concorso.

Trick or treat? L’aiuto di un corso

Oltre a prendere confidenza con le diverse tipologie di domande che ricorrono nelle prove ufficiali, ti sarà molto utile impadronirti di alcune tecniche di risposta che un test composto da quesiti a risposta multipla consente di utilizzare. Il messaggio è: ok studiare, e studiare tanto, ma – anche – giocare d’astuzia con il test e sfruttare a tuo vantaggio tutte le peculiarità che una prova a test presenta.

Per lavorare efficacemente su questi aspetti, puoi considerare l’idea di un corso di preparazione al test SSM nel quale, oltre a farti accompagnare in un programma di studio focalizzato ed essenziale, potrai apprendere i “trucchi del mestiere” che possono fare la differenza durante la prova SSM.

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