Condividi su:
Una situazione, per così dire, dalla doppia faccia. Perché se è vero che all’inizio i neo-laureati potrbbero incontrare delle difficoltà nella ricerca di un impiego, in seguito le cose migliorano. Questa, in sintesi, è la situazione per quanto riguarda le possibilità lavorative offerte da una laurea in Architettura secondo i dati diffusi da Almalaurea (il consorzio universitario che raccoglie ed elabora informazioni e valutazioni dai laureati). Vediamole assieme.
Cosa trovi in questo articolo
Tasso di occupazione: superare il primo anno
Le possibilità lavorative di una Laurea in Architettura a un anno dalla laurea ci sono, anche se non sono altissime. La crisi nel mondo dell’edilizia negli ultimi anni ha infatti influito sui tassi di impiego per questa categoria: a un anno dal conseguimento della laurea, risulta occupato il 64,6% dei laureati in Architettura. A fronte del 70,1% degli altri laureati. Quindi una percentuale leggermente inferiore rispetto a quella degli altri candidati.
Stabilità e guadagni: ci vuole un po’ di tempo
A un anno dalla laurea, solo il 35,3% degli Architetti trova un lavoro che possa essere definito stabile. Per quanto riguarda i guadagni, la situazione non si discosta di molto dalla media: a dodici mesi dalla discussione della tesi, il guadagno netto mensile di un architetto è di 820 euro a fronte dei 1.024 euro degli altri laureati.
Possibilità lavorative a cinque anni dalla laurea
Le possibilità lavorative di una laurea in Architettura migliorano però a cinque anni dal conseguimento del titolo:
- Il tasso di occupazione sale all’86,6% (superiore alle media nazionale dei laureati quinquennali, che si attesta sull’85,9%)
- Il lavoro stabile è più che raddoppiato, toccando il 74,8%
- Il guadagno mensile netto sale a 1.188 euro
È dunque importante, nel considerare le possibilità lavorative della laurea in Architettura, valutare la prospettiva a medio-lungo termine.
Fonte immagine: Pixabay.com
Condividi su: